Noi figli di Eichmann
La Giuntina
Traduzione di Saluzzi A. G.
Firenze, 1995; br., pp. 108, cm 11,5x19,5.
(Schulim Vogelmann. 55).
collana: Schulim Vogelmann
ISBN: 88-8057-020-X
- EAN13: 9788880570202
Soggetto: Saggi Storici
Testo in:
Peso: 0.14 kg
«Si accorge di qualcosa, Klaus Eichmann? Si accorge che il cosiddetto "problema Eichmann" non è un problema di ieri? Che esso non appartiene al passato? Che non abbiamo alcun motivo - e le eccezioni sono veramente molto poche - di essere presuntuosi nei confronti del passato? Si accorge che noi tutti, proprio come Lei, abbiamo a che fare con qualcosa che è troppo grande per noi? Che tutti noi accantoniamo il pensiero del troppo grande e della nostra non-libertà nei confronti del troppo grande? Che tutti noi quindi siamo ugualmente figli di Eichmann! O perlomeno figli del mondo eichmanniano?», così scriveva nel 1964 Günther Anders al figlio di Adolf Eichmann, il principale responsabile del trasporto degli ebrei nei campi di sterminio nazisti, sviscerando il problema sempre tragicamente attuale della responsabilità individuale nel mondo delle macchine. Günther Anders nacque nel 1902 a Breslavia. Nel 1923 si laureò con Edmund Husserl, nel 1933 fuggì a Parigi e nel 1936, separatosi dalla moglie Hannah Arendt, andò in esilio negli Stati Uniti. Nel 1950 tornò in Europa e si stabilì a Vienna, dove visse fino al 1992, anno della sua morte.