Non dico addio
Adelphi
Traduzione di Iovenitti L.
Milano, 2024; br., pp. 256.
ISBN: 88-459-3932-4
- EAN13: 9788845939327
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.36 kg
È una sorta di arduo e doloroso viaggio d'inverno, quello che compie la protagonista, Gyeong-ha, quando, senza esitare, accetta la pressante richiesta dell'amica Inseon, ricoverata in ospedale a Seul, di andare sull'isola di Jeju per dare da bere al suo pappagallino, che è rimasto da solo e rischia di morire. A Jeju, infatti, la accoglie una terribile tempesta di neve, e poi un sentiero nel buio dove si perde, cade e si ferisce. Ma niente riesce a fermarla. Gyeong-ha si rialza e prosegue, perché sa che deve assolutamente raggiungere la casa di Inseon e salvare il pappagallo. Quando arriverà, potrà soltanto seppellirlo, scavando a fatica nella neve e nella terra gelata. Poco dopo, però, lo vedrà di nuovo svolazzare nelle stanze buie e fredde - e insieme a lui comparirà anche l'amica, che aveva lasciato all'ospedale. Sotto la sua guida, Gyeong-ha compirà un altro viaggio: una discesa agli inferi, questa volta, nella storia della famiglia di Inseon e di uno dei massacri più infami che la Corea abbia mai conosciuto - quello perpetrato, tra la fine del 1948 e i primi mesi del 1949, ai danni di trentamila civili accusati di essere comunisti. E il lettore, a sua volta, non potrà che lasciarsi guidare dalla virtuosità narrativa di Han Kang, dalla sua scrittura al tempo stesso lirica e implacabilmente precisa, nell'itinerario onirico e memoriale di Gyeong-ha, dove la frontiera tra visibile e invisibile sembra svanire. Ma non può svanire la realtà atroce della violenza.