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La banalità del male. Eichmann a Gerusalemme

Giangiacomo Feltrinelli Editore

Traduzione di P. Bernardini.
Milano, 2019; br., pp. 348, cm 13,5x20,5.
(Universale Economica. Saggi).

collana: Universale Economica. Saggi

ISBN: 88-07-89297-9 - EAN13: 9788807892974

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno

Luoghi: Europa

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.24 kg


Otto Adolf Eichmann, figlio di Karl Adolf e di Maria Schefferling, catturato in un sobborgo di Buenos Aires la sera dell'11 maggio 1960, trasportato in Israele nove giorni dopo e tradotto dinanzi al Tribunale distrettuale di Gerusalemme l'11 aprile 1961, doveva rispondere di 15 imputazioni. Aveva commesso, in concorso con altri, crimini contro il popolo ebraico e numerosi crimini di guerra sotto il regime nazista. L'autrice assiste al dibattimento in aula e negli articoli scritti per il "New Yorker", sviscera i problemi morali, politici e giuridici che stanno dietro il caso Eichmann. Il Male che Eichmann incarna appare nella Arendt "banale", e perciò tanto più terribile, perché i suoi servitori sono grigi burocrati.

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