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I termini della pace tedesca e altri scritti

Giappichelli - Adottati

A cura di D'Aniello F.
Torino, 2017; br., pp. VII-132, cm 14x21,5.
(Bibliotheca. Biblioteca di Studi Giuridici, Politici e Sociali. 11).

collana: Bibliotheca. Biblioteca di Studi Giuridici, Politici e Sociali

ISBN: 88-921-0820-4 - EAN13: 9788892108202

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.18 kg


Il volume raccoglie gli interventi che Hans Kelsen scrisse tra il 1944 e il 1947 sullo stato giuridico che gli Alleati avrebbero dovuto attribuire all'Austria e alla Germania al termine della Seconda guerra mondiale. Rifacendosi alle categorie sviluppate nella "Reine Rechtslehre", Kelsen escludeva ogni trattativa con il governo nazionalsocialista e suggeriva di operare una debellatio del sistema giuridico e politico del Reich. A quel punto, sulle Potenze alleate sarebbe ricaduta la responsabilità politica di ricostruire lo Stato dalle macerie del Reich - tramite la gestione congiunta della sovranità - per riaffidare poi il potere al popolo tedesco e a quello austriaco. Alle considerazioni giuridiche, si affiancavano, dunque, precisi obiettivi politici. Gli interventi di Kelsen scatenarono in Germania un intenso dibattito: la questione se il Reich fosse estinto dal punto di vista del diritto internazionale o se, invece, fosse stato solo momentaneamente privato della sua capacità di agire coinvolse intellettuali e giuristi, sino a rientrare in sentenze del "Bundesverfassungsgericht" della Repubblica federale tedesca. La discussione andrà avanti sino alla riunificazione del 1990.

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