Contro il mercato della salute
Bollati Boringhieri
A cura di Nadotti M.
Torino, 2016; br., pp. 110, cm 12x20.
(Temi. 263).
collana: Temi
ISBN: 88-339-2725-3
- EAN13: 9788833927251
Testo in:
Peso: 0.53 kg
"Le persone sane sono persone malate che semplicemente non sanno di esserlo". La battuta di una vecchia commedia è uscita dai teatri per inverarsi negli attuali sistemi sanitari. Quel paradosso va sotto il nome, in apparenza confortante, di medicina preventiva: screening di massa attuati con sofisticate apparecchiature di misurazione biometrica rilevano minime anormalità spesso indolenti e non progressive, su cui agisce poi un trattamento farmacologico di correzione della "devianza". Sollecitudine per la salute pubblica o affare colossale per il complesso medico-industriale? Iona Heath non ha esitazioni. Assimila le politiche neoliberiste in materia di rischio epidemiologico a una "licenza a stampare denaro". Ma nella sua accorata accusa contro la "combinazione tossica di interesse personale e buone intenzioni" la dottoressa Heath, tra i medici più esperti e stimati del Regno Unito, non è sola. Ricerche scientifiche pluridecennali hanno ormai dimostrato che l'illusione statistica dell'efficacia della prevenzione dipende soltanto dall'ampliamento della nozione di malattia e dall'abbassamento della soglia dei protocolli di intervento. Il risultato di questo regime di sovradiagnosi e sovratrattamento è una medicalizzazione della vita che ci fa sentire tutti un po' malati, mentre storna ingenti risorse dalla cura di chi ne ha davvero bisogno, ossia le fasce soccombenti della popolazione.