Giochi d'amore. Otto novelle (1902-1912)
Edizioni Robin
A cura di Salone C.
Torino, 2021; br., pp. 296, cm 15,5x23.
(Biblioteca del Vascello).
collana: Biblioteca del Vascello
ISBN: 88-7274-717-1
- EAN13: 9788872747179
Testo in:
Peso: 1 kg
Se è indubbio e duraturo il successo di Heinrich Mann come romanziere, la sua produzione come novellista è stata spesso sottovalutata e considerata una mera fase preparatoria, propedeutica alla stesura delle opere di maggior respiro. Questa funzione di "laboratorio", di "palestra" non può essere negata, ma è altrettanto vero che è proprio nelle novelle che il lucido sperimentalismo manniano produce alcuni tra i suoi risultati migliori. Lo stile è asciutto e la struttura dei racconti è sostanzialmente teatrale, se non addirittura cinematografica; tanto che lo stesso Autore, in una lettera a René Schickele del 24 ottobre 1908, ammette esplicitamente di non essere capace di scrivere trecento pagine senza suddividerne duecento in scene e dialoghi. Qui presentiamo otto novelle scritte in un decennio (1902-1912) antecedente lo scoppio della Prima Guerra Mondiale. In esse si riconosce un filo conduttore che le accomuna, quello dell'amore inteso come gioco, osservatorio privilegiato per analizzare i comportamenti umani. Tale gioco, agito teatralmente o autenticamente sofferto oppure ancora interpretato con un amaro, grottesco sense of humor, svela la sostanza delle relazioni tra le persone e del loro sempre difficile rapporto con la società, con gli ideali, con la vita in senso lato.