Concetti fondamentali della storia dell'arte
Traduzione di Paoli R.
Milano, 2023; br., pp. 304, ill., cm 13x22,5.
(Aesthetica).
collana: Aesthetica
EAN13: 9791254721179
Soggetto: Saggi (Arte o Architettura)
Testo in:
Peso: 0.28 kg
«Come orientamento generale, basterà dire quanto segue: i Concetti fondamentali sono sorti dalla necessità di offrire una più salda base all'analisi della storia dell'arte; non a un giudizio di valore, dunque, di cui qui non si parla, bensì alla definizione dello stile. A tale scopo è sommamente interessante conoscere la forma rappresentativa dinanzi a cui ci si trova volta per volta (conviene parlare di forme della rappresentazione piuttosto che di forme visive). La forma della rappresentazione visiva non è ovviamente qualcosa di esteriore, ma ha un'importanza determinante anche per il contenuto della rappresentazione, e in questo senso la storia del succedersi dei concetti figurativi è già storia dell'arte. Il modo di vedere o, come preferiamo dire, della rappresentazione visiva, non è sempre e ovunque identico, avendo, come tutto ciò che vive, una sua evoluzione. Vi sono gradi nella rappresentazione visiva di cui lo storico dell'arte deve tener conto. Si parla di modi di vedere arcaici e "immaturi", così come si parla, d'altra parte, di periodi di "arte matura" e di "arte tardiva". L'arte arcaica greca e lo stile delle antiche sculture dei portali di Chartres non devono essere interpretati come se fossero stati prodotti nel nostro tempo. Invece di domandarsi quale effetto producano queste opere d'arte su di noi, uomini moderni, e di determinarne di conseguenza il contenuto espressivo, lo storico deve tener presente quale scelta di possibilità formali quel tempo abbia avuto. La linea di svolgimento della rappresentazione visiva è, per valerci di un'espressione di Leibniz, virtualmente già segnata, ma nella sua attuazione storica subisce interruzioni, ritardi, trasformazioni di ogni tipo. Ora, nel presente volume non si vuole offrire un compendio di storia, ma si cerca di stabilire certi criteri di valutazione con cui si possono misurare, con una certa esattezza, i mutamenti storici e i caratteri nazionali».