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Dizionario della superstizione

Castelvecchi

Traduzione di Massardo P. e Severi P.
Roma, 2012; br., pp. 276, cm 15x22,5.

ISBN: 88-7615-828-6 - EAN13: 9788876158285

Soggetto: Società e Tradizioni

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.4 kg


Con voci quali "Figlie femmine", "Lentiggini", "Rospo", "Scopa", questo dizionario registra dalla A alla Z, in forma chiara e concisa, i più importanti concetti relativi alla superstizione in diversi luoghi ed epoche della nostra storia passata e recente. Oggi si troverà che molte cose sono scurrili, buffe e divertenti, ma sarà difficile non sentirsi attratti dall'"incredibilità" di ciò che la gente ha saputo pensare e inventare. È stato il Medioevo, con la sua impareggiabile capacità di sfornare diagnosi fantasiose su ogni sorta di evento, portentoso o meno che fosse, a dar vita a molte di queste credenze. Le persone si rifugiavano negli scongiuri, nei rimedi miracolosi, nei presagi e nelle divinazioni. La superstizione, come del resto anche la fede, nasce dall'eterno confronto tra l'individuo e l'ambiente naturale, da un bisogno di soluzioni che troppo spesso non sono alla portata della ragione. Eppure, non di rado le credenze irrazionali hanno deciso la vita dei singoli e delle comunità umane in maniera più profonda di quanto non abbia fatto la realtà oggettiva. Tradizioni tramandate attraverso i millenni, con notevoli differenze locali, si ritrovano qui ordinate per lemmi, per chiunque voglia sapere perché le fragole facciano bene agli uomini e male alle donne, o perché una zuppa di piselli il primo gennaio ci salverà per il resto dell'anno.

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