Immagini della città. Idee della città. Città nella Sicilia (XVIII-XIX secolo)
Giuseppe Maimone Editore
Catania, 2000; br., pp. 296, 16 ill. b/n num. n.t., 16 tavv. col. num. n.t., cm 16x23.
(Universitates Saggi Storia Arte Folklore).
(Storia locale).
(Universitates saggi. Storia, arte, folklore. Collana diretta da Nino Recupero).
collana: Universitates Saggi Storia Arte Folklore
ISBN: 88-7751-143-5
- EAN13: 9788877511430
Soggetto: Regioni e Stati,Saggi Storici,Storia dell'architettura
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento,1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Luoghi: Italia,Sicilia
Testo in:
Peso: 0.7 kg
In questo nostro tempo si è consumata la parabola breve dell'illuminismo, e con il prestigio dei Lumi si sono dissolti i concetti-chiave che davano spessore a quel modello, il concetto di progresso ed il concetto di rivoluzione. La storia politica, contestata e aggredita, si è come serrata nel bozzolo: e la storiografia della longue durée, che l'aveva ridotta alla spuma labile delle strutture profonde, ha come cancellato la dimensione temporale. Eppure non v'ha storia senza tempo, e però gli storici cercano altre fratture, altre discontinuità che - ora che la rivoluzione sembra un giocattolo rotto - rendano nonostante tutto possibile la periodizzazione: siano disastri demografici o crisi telluriche e climatiche, il tempo va scandito; e senza la scansione, il respiro del tempo non pare possibile articolare un problema ed ancora meno un racconto. Tra le vie d'uscita una ha trovato negli ultimi anni una crescente attenzione, la dimensione spaziale, che però in Italia ed in Germania, le terre dello storicismo', non aveva conosciuto la fortuna che le appartiene nella cultura francese e anglosassone. Non si tratta di sostituire alla verticalità del processo la piatta dimensione della struttura: si tratta piuttosto di riequilibrare il rapporto spazio-tempo, nella prassi prevalente sbilanciato a favore di questo; e la via maestra è tracciata dal riferimento al territorio e alle reti territoriali. In risposta a esigenze siffatte Enrico Iachello colloca consapevolmente i contributi che compongono questo libro, e che scelgono a tema la città. Un tema che da qualche tempo è tornato a imporsi nella nostra ricerca - ora come storia sociale dei gruppi (ceti o classi) insediati, fuori però della vecchia alternativa tra continuum o conflitto di città e campagna, ora come immagine cangiante che lascia tracce nella memoria piuttosto che nella materialità del segno. Iachello, che a molti aspetti del dibattito ha preso parte vivace, opta qui per un approccio che tiene conto, mentre ne segna la distanza, della città come disegno urbano e come simbolica del tracciato: mentre la legge nel contesto territoriale, e ne dilata la storia sociale fuori dalla dimensione usata dei patriziati e dell'élite. Se l'eclettismo è sempre un rischio, oggi più che mai è per gli storici un rischio da correre attraverso la aperta contaminazione dei metodi: un incrocio fa spesso vedere di più del volo d'uccello