La Casa di Augusto. Le Pitture
Electa
Milano, 2008; ril., pp. 82, ill., cm 28x28.
(Soprintendenza Archeologica di Roma).
collana: Soprintendenza Archeologica di Roma
ISBN: 88-370-5932-9
- EAN13: 9788837059323
Soggetto: Architettura e Arte Civile,Città,Pittura,Saggi (Arte o Architettura),Saggi e Studi sull'antichità
Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico
Luoghi: Roma
Testo in:
Peso: 0.93 kg
Il principato di Augusto segna l'inizio della tradizione pittorica romana i cui precedenti risalgono al mondo ellenistico orientale e che - pur nota come "pompeiana" dalla grande messe di testimonianze provenienti dalle città campane distrutte dall'eruzione del Vesuvio del 79 d.C. - ha in Roma il suo centro irradiatore. Ed è a Roma che si conservano i monumenti maggiori e di particolare rilevanza per qualità e pregio artistici. Nel gusto decorativo pittorico augusteo, proteso verso effetti ornamentali fantastici e illusori, si concretizza anche quella moda di dipingere "monstra", forme insensate e irreali, invece che "figure reali e definite" come lamentava l'architetto Vitruvio. Questa maniera troverà la sua più raffinata espressione all'interno del ciclo pittorico della Palatina domus di Augusto, la residenza che il futuro imperatore edificò sul colle Palatino, con l'intento di realizzare proprio sulla mitica collina, una "domus" di impianto palaziale degna dell'alto personaggio ufficiale quale era divenuto nel 36 a.C. Luogo mitico strettamente legato alle altrettanto mitiche memorie sulla prodigiosa fondazione della città da parte di Romolo, consentiva al principe, nuovo "restitutor urbis", di fondare una continuità simbolica determinata dalla prossimità della sua residenza al sacrario delle origini dell'Urbe.