Oltre Antigone. Figure della soggettività nella fenomenologia dello spirito di G. W. F. Hegel
Edizioni Carocci
Roma, 2006; br., pp. 144.
(Biblioteca di Testi e Studi. 367).
collana: Biblioteca di Testi e Studi
ISBN: 88-430-3983-0
- EAN13: 9788843039838
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento,1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Testo in:
Peso: 0.69 kg
Nella figlia ribelle di Edipo e Giocasta, Hegel vede condensarsi le contraddizioni che gravano sul bel mondo greco. Antigone assurge nella Fenomenologia dello Spirito a paradigma di un'epoca remota, quel tempo dell'infanzia dell'umanità in cui la soggettività non trova ancora riconoscimento e il tentativo che essa compie per affermarsi finisce in tragedia. Seppur nostalgicamente, è dunque inevitabile andare oltre quel mondo, di cui Antigone rimane un'emblematica ed eterna icona. Ciò avviene innanzitutto con Socrate, la cui filosofia esprime un'istanza culturalmente progressiva, anche se non ancora in armonia con il suo tempo. L'"oltre" di Antigone sarà quindi il lungo percorso dello spirito, che dal mondo romano conduce - attraverso l'esperienza sconvolgente del cristianesimo, riassunta esemplarmente nello sdoppiamento esistenziale della coscienza infelice - verso la modernità. Sarà infatti soltanto nell'epoca post-rivoluzionaria e napoleonica che l'individuo riuscirà a liberarsi dai condizionamenti sociali, tradizionali e religiosi. Le conquiste rivoluzionarie re-interpretate dalla filosofia tedesca consegneranno all'umanità un uomo nuovo, ormai emancipato dal pregiudizio della sua "privata" soggettività, in grado dunque di universalizzarsi, riconoscendosi nell'altro ed essendone riconosciuto. Questa è la preziosa eredità che la modernità consegna al nostro tempo, in cui l'uomo sembra spesso tentato di tornare a considerare il mondo con lo sguardo ingenuo, ma tagico di Antigone.