Codice Mendini. Le regole per progettare
Electa Mondadori
Milano, 2016; ril. in cofanetto, pp. 365, 560 ill. col., cm 24x32.
ISBN: 88-370-9967-3
- EAN13: 9788837099671
Soggetto: Architetti e Studi,Design
Periodo: 1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 2.79 kg
Sarà forse per la dichiarata empatia con l'opera di Alberto Savinio che Alessandro Mendini non ha mai mancato di additare nella casa natale l'inconsapevole incipit della sua biografia culturale: un'elegante casa borghese - accuratamente disegnata per il nonno da Piero Portaluppi - divenuta presto specchio del collezionismo compulsivo dei suoi eccentrici abitanti, gli zii Boschi-Di Stefano. Dappertutto l'ossessiva presenza di quadri - di Campigli, Morandi, Savinio, Severini, Sironi ecc. - che ne foderavano le pareti fino a trasformarle in un'unica, pulsante opera d'arte totale. Presagio, a sua volta, di un'ossessione che solo più tardi diventerà metodo di progetto, anzi addirittura visione del mondo: "Qualsiasi mia azione intellettuale e culturale è basata sulla mia esistenza, è di tipo sentimentale".' A dispetto delle sue tante, pubbliche immagini - di cinico avanguardista, prima; di amorale produttore di immagini iconiche o dissacratorie, poi; e infine di artista di successo capace di condizionare quello stesso mondo industriale che per decenni l'aveva temuto e dunque tenuto ai margini del sistema produttivo -, Mendini è un vero personaggio proustiano, intriso di una malinconia incline allo spleen e alla perenne ricerca di un mitico tempo perduto. Alessandro Mendini ha più volte raccontato di avere il ricordo e la sensazione di essere nato in una Wunderkammer.