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Opposizione al nazismo

L'Obelisco Galleria d'Arte

Fondata nel 1946 da Irene Brin e dal marito Gaspero del Corso, l'Obelisco è stata la prima galleria aperta a Roma nel dopoguerra, diventando, negli anni Cinquanta e Sessanta, uno dei più vivaci centri culturali della città.
Roma, 1961; br., pp. 8, cm 17x24.

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0 kg


Scopo dichiarato della galleria e' "Trovare il nuovo nell'antico, scoprire i talenti al loro nascere, informare sulle culture primitive, mai ex cathedra ma con assoluta professionalita'" Instancabile animatrice dell''attività della galleria romana, ubicata in via Sistina, è stata Irene Brin - il cui vero nome era Maria Vittoria Rossi, - giornalista di costume per Harper's Bazaar e scrittrice, viaggiatrice, mercante d'arte e, soprattutto, donna di grande cultura e stile.
Negli anni '50 l'Obelisco ha esposto le opere di artisti italiani affermati come Morandi, Sironi, De Chirico, Balla, Campigli, Afro, Capogrossi, Fontana, Burri, Pomodoro, Cagli, ed emergenti come Caffè, Vespignani, Muccini e Foppiani.
Tra il 1948 e il 1953 l'Obelisco ha una serie di scambi con il MoMA e il Brooklyn Museum, iniziando a proporre in Italia artisti statunitensi e sudamericani: l'Obelisco infatti ha offerto in prima visione per Roma i lavori di artisti stranieri come Matta, Magritte, Gorkij, Chagall, Kandinskij, Moore, Calder, Dalì, Bacon, Rauschenberg, Picasso, Lam, Steinberg e Dubuffet.

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci