Quando avevamo le branchie
Gruppo Albatros Il Filo
Roma, 2020; br., pp. 186, cm 14,5x21.
(Nuove Voci. Vite).
collana: Nuove Voci. Vite
ISBN: 88-306-2109-9
- EAN13: 9788830621091
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.285 kg
Una storia intensa quella di Francesco, giovane uomo, non uno qualsiasi, uno con le branchie. "Perché non è così forse in alcuni momenti? Quando l'apnea ti prende ed è peggio dell'anestesia locale dal dentista. Quando una narice perde la sensibilità. Ti crescono le branchie, anche se non vuoi il tuo corpo continua a respirare." Muore e rinasce a quindici anni, padre di un figlio a cui tacitamente pronuncia una promessa: quella di vivere. Narra delle donne che ha amato, tradito, a cui ha raccontato bugie, dei figli che sono nati. In fondo raccontare di chi si ama è un po' come raccontare se stessi e nella scrittura Francesco cerca la salvezza dal dolore che provoca un'identità in bilico tra le aspettative e ciò che crescendo sceglie di essere. Ciò che lo muove è il desiderio di amare, aprirsi alla vita, mantenere la promessa. "C'era un unico motore che mi teneva vivo: ed era l'amore. Pure quello doloroso, quello tormentato non vissuto." Gli appartengono il sesso, un matri-monio fallito, un amore perso, la paternità, un quaderno di cui nessuno conosce l'esistenza tranne suo figlio e un amore digitale per Andrea, giovane donna con le branchie. E per viverlo a Francesco serviranno la pazienza e il coraggio di cambiare, abbandonarsi alla vita. In qualche modo anche morire. E di lasciare ciò che resta, capace di crescere anche senza di lui. Oltre le promesse.