Giancarlo De Carlo. Gli editoriali di spazio e società
Roma, 2018; br., pp. 224, ill. col., cm 17x24.
(Arti Visive, Architettura e Urbanistica).
collana: Arti Visive, Architettura e Urbanistica
ISBN: 88-492-3536-4
- EAN13: 9788849235364
Soggetto: Architetti e Studi,Saggi (Arte o Architettura)
Periodo: 1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.73 kg
Le pagine di questo libro raccontano una "storia" o una riflessione divisa in parti che, nella sua struttura, cerca di far comprendere l'importanza e l'attualità dell'architettura sociale, ovvero il riesame della contraddittoria questione riguardo allo stretto legame tra lo spazio, inteso come architettura, e la società, composta dagli individui che la abitano. Sono state indagate le ragioni e l'attualità del pensiero di Giancarlo De Carlo, il suo impegno civile e la sua responsabilità etica, in particolare attraverso un'attenta rilettura degli editoriali - raccolti e ripubblicati - della rivista da lui diretta: «Spazio e Società». Si tratta di una ricognizione mirata, una narrazione ricomposta che svela la trama di relazioni tra la rivista e il contesto storico degli avvenimenti. L'oggetto della discussione non è tanto la partecipazione - pur essendo questa una parola chiave - quanto il ruolo dell'architettura all'interno dell'habitat. In questi editoriali, infatti, De Carlo propone un modo diverso di pervenire all'architettura, le cui filiazioni consentono, ancora oggi, punti di vista differenti e disegnano nuove forme di spazio sociale. La ricchezza e fecondità dell'impostazione, che emerge nella redazione di «Spazio e Società», mette a disposizione del pubblico la dinamica in atto di una visione critica che riflette, nel farsi stesso dei contenuti e delle posizioni esposte, una capacità di dibattito che aiuta la crescita del lettore, invitato a paragonare e a riflettere su punti di vista differenti. Non sono tanto importanti le risposte da raggiungere nella fretta delle occasioni, quanto l'esibizione del metodo della riflessione, l'individuazione di tracciati da perlustrare, l'apertura alle avventure del pensiero.