«Uccidete Sartre!». Anticolonialismo e antirazzismo di un «revenant»
Verona, 2018; br., pp. 118.
(Cartografie. 87).
collana: Cartografie
ISBN: 88-6948-108-5
- EAN13: 9788869481086
Soggetto: Saggi Storici
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.57 kg
Jean-Paul Sartre, uno dei più grandi pensatori del XX secolo, ha più volte rischiato la vita per aver lottato in difesa dei colonizzati. Per í sostenitori del colonialismo, le sue parole e il suo attivismo politico erano pericolosi, ostacoli da eliminare. Per i rivoluzionari e i movimenti anticoloniali, invece, erano fonte di ispirazione. Frantz Fanon volle soltanto lui per la prefazione a "I dannati della terra". Questo libro propone una puntuale analisi dei concetti di razzismo e colonialismo in Sartre. La tesi radicale a cui giunge la riflessione del filosofo è che il colonialismo sia un sistema, ovvero un meccanismo complesso posto alla base della produzione e riproduzione del capitalismo: il razzismo non rappresenta una sua semplice dottrina, ma una dimensione operativa, una violenza che giustifica se stessa. In un momento storico in cui da diverse tribune si reclama a gran voce il ritorno al colonialismo, si moltiplicano e prolungano le missioni militari all'estero, si fortificano i confini nazionali in Europa e altrove, si intensifica il razzismo istituzionale e si costruiscono ovunque asimmetrie tra individui, classi e popolazioni, il pensiero di Sartre torna a essere centrale e imprescindibile anche per chi lo aveva frettolosamente archiviato. Il libro raccoglie inoltre quattro scritti di Sartre, tra cui "Il colonialismo è un sistema", universalmente considerato un contributo importante per l'analisi del fenomeno coloniale.