L'occhio del tiranno
Fandango
Traduzione di Guraziu B.
Roma, 2012; br., pp. 79, cm 15x21.
(Mine Vaganti).
collana: Mine Vaganti
ISBN: 88-6044-271-0
- EAN13: 9788860442710
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.175 kg
Non c'è alcun dubbio, gira voce tra il popolo, che il malocchio esiste, e non è la prima volta nella storia dell'Impero Ottomano che lo Stato deve agire. La decisione del sultano si concretizzerà in un editto tra i più radicali. Ogni persona che si ritiene portatrice del "malocchio" è tenuta a segnalarlo alla Commissione Centrale. Fatto ciò l'autorità le caverà gli occhi assegnandole però una somma consistente per "compensare" questa perdita. A chi invece non si denuncerà spontaneamente verranno comunque cavati gli occhi ma non riceverà alcuna indennità. La denuncia è incoraggiata, diventa addirittura obbligatoria, e non è difficile immaginare che non ne mancheranno affatto, calcolando ciascuno il rischio se sia meglio ritrovarsi cieco e senza pensione o prevenire una eventuale denuncia. In un'atmosfera angosciante, d'incertezza che si trasforma una pagina dopo l'altra in terrore, i giovani Maria e Xheladin saranno costretti a vivere impotenti la loro storia d'amore, mentre l'eros sarà contaminato dall'orrore della cecità, dal buio della morte. Romanzo metaforico, "L'occhio del tiranno" ci dimostra a cosa possono portare gli eccessi del Potere, e al tempo stesso il pericolo che ogni individuo può rappresentare per gli altri quando un simile potere è in atto.