La macchina vivente. Contro le visioni meccanicistiche dell'uomo
Bollati Boringhieri
Torino, 2004; br., pp. 147, cm 15x22,5.
(Saggi. Scienze).
collana: Saggi. Scienze
ISBN: 88-339-1529-8
- EAN13: 9788833915296
Testo in:
Peso: 0.24 kg
Dimostrare che l'uomo è una macchina - scrive Giorgio Israel - si è rivelata una impresa senza prospettive e che ha come solo effetto quello di produrre un impoverimento sul piano conoscitivo. Tentare di realizzare delle macchine che si comportino come un uomo ha avuto straordinari effetti sullo sviluppo della tecnologia, ci ha dotato di strumenti di enorme efficacia che, se soggetti a finalità dotate di senso, agevolano il lavoro e la vita quotidiana; ma non ha avvicinato di un passo l'obiettivo iniziale. Modificare l'uomo costringendolo a comportarsi sempre di più in forme simili a quelle delle macchine che si pretende ne siano l'immagine (e sono tutt'altra cosa), è invece possibile, almeno in parte. La necessità di fare un uso crescente delle macchine, di adattarsi ai modi della loro «vita», e quindi a operare entro la loro sfera logica, spaziale e temporale può indurre modifiche sostanziali nei comportamenti dell'uomo, abituarlo (e costringerlo) a considerare naturale l'identificazione del ragionamento con i procedimenti logici delle macchine, a introiettare una immagine puramente quantitativa del tempo.