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Emilio Lussu giurista (1910-1927). La formazione giovanile, la concezione autonomistica e l'esercizio dell'avvocatura

Editoriale Scientifica

Napoli, 2020; br., pp. 286.
(Impronte culturali. 3).

collana: Impronte culturali

ISBN: 88-9391-783-1 - EAN13: 9788893917834

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo

Luoghi: Italia

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 1.37 kg


Non è usuale considerare Emilio Lussu sotto l'angolazione giuridica. Gli interrogativi si affollano: perché si avviò allo studio del diritto? Come intraprese la via dell'avvocatura, che allora racchiudeva un'élite prestigiosa, intermediaria tra istituzioni e società civile? In che modo utilizzò il bagaglio di preparazione nelle tormentate vicende del primo dopoguerra e dell'avvento del fascismo? E in conclusione: lo si può definire un giurista? Non vale discettare di etichette, ma di certo, come in tutte le cose che ha fatto, Lussu ha interpretato a modo suo e da protagonista anche la dimensione giuridica. Del capitano della Brigata Sassari viene qui esaminata l'esperienza nel periodo 'cagliaritano' (1910-1927). Essa comprende la formazione presso la Facoltà di Giurisprudenza (corsi ed esami, maestri, incontri con colleghi che saranno ora compagni di lotta, ora avversari). Nel teatro di guerra e al rientro nell'isola prosegue con l'enucleazione della visione autonomista, quale affrancamento da vincoli di sottomissione e liberazione delle energie intellettuali e produttive.

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