Il linguaggio del silenzio. Decodificare i suoi messaggi nella comunicazione affettiva
Milano, 2022; br., pp. 144, cm 12x24.
(Urra).
collana: Urra
ISBN: 88-07-09169-0
- EAN13: 9788807091698
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Peso: 0.65 kg
Il silenzio può essere davvero inquietante. Spesso lo associamo alla solitudine, alla depressione, all'assenza di interazione con gli altri. Può generare ansia, imbarazzo, equivoci, paure. Raramente lo associamo alla calma interiore, a un intimo benessere, all'ascolto e alla condivisione. In effetti, il silenzio ci parla in molti modi diversi. Spesso è più efficace di tante parole e può aiutarci a stabilire con gli altri un contatto più coinvolgente e appagante, a volte è la pietra tombale di un legame. Certo, ci vuole pratica per distinguerne le voci e i messaggi. Dobbiamo acquisire capacità di ascolto, di analisi e di comprensione dei propositi, delle aspettative e dei sentimenti tacitamente comunicati. Vagliare stati d'animo, richieste implicite e intimi desideri di cui, spesso, non sono consapevoli neppure gli stessi depositari è un compito impervio, soprattutto in campo affettivo, contesto in cui fraintendimenti e incomprensioni possono arrecare danni incalcolabili. Non tutti gli individui sperimentano un'esigenza ugualmente intensa di vicinanza e di intima partecipazione alla sfera affettiva altrui. Alcuni sono portati a una dimensione esistenziale più solitaria: utilizzano il silenzio per entrare in contatto più profondo con se stessi, con il proprio mondo interiore. Altri lo utilizzano come meccanismo di difesa, di fuga o di temporaneo blackout, quando si sentono incalzati da presenze e pressioni esterne. Ma sempre di comunicazione si tratta: il silenzio esiste come assenza di suoni, ma non può esistere come assenza di comunicazione. Ascoltiamolo.