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Dio, la scimmia e il big bang. Alcune sfide lanciate ai cristiani dalla scienza

Queriniana

Traduzione di Crespi P.
Brescia, 2001; br., pp. 160, cm 19x12,5.
(Giornale di Teologia. 282).

collana: Giornale di Teologia

ISBN: 88-399-0782-3 - EAN13: 9788839907820

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.165 kg


Per molti dei nostri contemporanei presenta qualche difficoltà l'accettare la descrizione del mondo così come ce la offrono oggi gli scienziati, in particolare i biologi, eredi di Charles Darwin. I creazionisti - questi fondamentalisti che pretendono che il nostro mondo sia stato creato letteralmente in sei giorni - vogliono imporre la Bibbia come un'autorità decisiva in materia scientifica. Altri, senza essere così estremisti, rifiutano qualsiasi teoria che attribuisca al caso un qualsiasi ruolo in seno al vivente e vanno a caccia della più piccola informazione scientifica che confermerebbe la loro visione deterministica della storia del mondo. Sullo sfondo di questi duelli e di queste controversie, si delinea una grossa sfida per il credente: superare le sue paure, cercare di comprendere le poste in gioco della visione evoluzionista del mondo e del vivente, per elaborare un discorso sulla creazione che possa veramente rendere conto della speranza cristiana. In altre parole, «rendere a Cesare quello che è di Cesare, per potere invitare Cesare a rendere, a sua volta, a Dio ciò che è Dio» (Dalmace Leroy). Questo libro vuole innanzi tutto offrire al lettore l'occasione per riflettere sulle sue domande personali (e sulle sue risposte) circa l'origine, il senso e il fine della realtà che è la sua e quella del mondo che lo circonda.

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