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Lo spettatore emancipato

DeriveApprodi

A cura di Mansella D.
Roma, 2018; br., pp. 175.
(Operaviva).

collana: Operaviva

ISBN: 88-6548-190-0 - EAN13: 9788865481905

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.84 kg


Chi guarda non sa vedere: questo è il presupposto che attraversa la storia della filosofia e dell'emancipazione, dalla caverna platonica alla debordiana società dello spettacolo. Per guarire lo spettatore da tale infermità, filosofi e rivoluzionari - e da alcuni decenni anche gli artisti - si troveranno accomunati nell'intento di strapparlo dalle illusioni percettive e conoscitive che ne farebbero un subalterno. Il libro di Jacques Rancière - tradotto in decine di lingue e ora disponibile anche in italiano - propone un integrale rovesciamento: l'emancipazione della quale la figura dello spettatore è portatrice passa per lo sguardo e la passività, per un diverso uso delle capacità di percepire che sono di ciascuno e la possibilità di tradurre in pensiero o in azione anche ciò che si guarda senza conoscere. Da questa prospettiva, quella di una comune incapacità e di una comune ignoranza, si tratta di definire proprio altre capacità e altri saperi, passando da un mondo sensibile dato a un altro mondo sensibile. Nella produzione di questo dissenso, che manderà in frantumi un mondo comune creandone un altro, il ruolo che vi è svolto dall'arte è quanto questo libro si propone di indagare.

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