Mangiare dio. Un'interpretazione della tragedia greca
Abscondita Srl
A cura di Capriolo E.
Milano, 2017; br., pp. 242.
(Aesthetica. 55).
collana: Aesthetica.
ISBN: 88-8416-654-3
- EAN13: 9788884166548
Soggetto: Teatro
Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico,1000-1400 (XII-XIV) Medioevo
Testo in:
Peso: 1.16 kg
«L'eroe tragico è un capro espiatorio. E il capro espiatorio è un segno, un simbolo e una figura di mediazione. L'opposizione tragica è tra la sofferenza che non giustifica nulla e il mito che giustifica tutto. In questa teofania mitica avviene una trasformazione del dio crudele nel dio giusto e del tempo che tutto divora nella storia che raggiunge i propri scopi. Nell'antropologia tragica continuano a cambiare soltanto i nomi dei capri espiatori: il mito della mediazione rimane identico. La strada dall'esilio dal paradiso al nuovo paradiso, che è stato promesso, è cosparsa di cadaveri. Non esiste tragedia senza mito, ma la tragedia ne è anche, contemporaneamente, la distruzione. È un appello alla mediazione, e insieme una dimostrazione dell'impossibilità della mediazione. È questo il momento di lucidità dell'eroe tragico». Jan Kott (1914-2001) ci offre qui una serie di letture della tragedia greca: la sociologia, l'antropologia, la storia delle religioni e il teatro dell'assurdo sono gli strumenti privilegiati.