Un'antropologia del jazz
A cura di Carrara Sutour V.
Firenze, 2016; br., pp. 387, cm 24x24.
(Antropologia).
collana: Antropologia
ISBN: 88-89473-65-7
- EAN13: 9788889473658
Soggetto: Musica
Testo in:
Peso: 0.65 kg
Nel percorso estetico del jazz e nelle sue produzioni artistiche non troviamo, forse, qualcosa che richiama metaforicamente o presuppone l'antropologia? L'idea era occorsa a Charlie Parker e Dizzy Gillespie, quando scelsero di chiamare Anthropology un tema da loro composto sulla base armonica di un vecchio "standard" scritto dai fratelli Gershwin: I Got Rhythm. Con il be-bop, si assiste a una vera e propria antropologia, ossia allo smascheramento critico di una concezione del mondo e di un ordine sociale. Più ampiamente, nella stessa prospettiva, l'interpretazione delle canzoni del "Viale delle casseruole" (Tin Pan Alley) non potrebbe anch'essa apparire come un'antropologia dell'America bianca? Di conseguenza, un'antropologia del jazz costituirebbe un pleonasmo, poiché il jazz si presenta, da subito, come un'antropologia.