Il panico politico.
Edizioni ETS
Traduzione di Tabacco C.
Prefazione di Alberto Zino e Costanza Tabacco.
Pisa, 2018; br., pp. 62, ill., cm 14x19.
(Libertà di Psicanalisi).
collana: Libertà di Psicanalisi
ISBN: 88-467-5003-9
- EAN13: 9788846750037
Testo in:
Peso: 0.7 kg
"A distanza di quasi trent'anni dalla loro pubblicazione in Francia, gli appunti di questo corso di Jean-Luc Nancy e Philippe Lacoue-Labarthe costituiscono i presupposti per un'affascinante indagine intorno alla questione altamente contemporanea dei rapporti, non solo teorici, tra la psicanalisi e il politico inteso quale sfera del potere. Presentati volutamente in uno stile "non finito" che cerca la libertà espressiva per restare il più vicino possibile ai testi analizzati, il panico politico è un tentativo di decostruzione della scienza freudiana a partire da interpretazioni tanto filologiche quanto eretiche di alcuni testi di Sigmund Freud quali "Psicologia delle masse e analisi dell'Io" e "L'uomo Mosè" e la religione monoteistica. La tesi di questo volume prende avvio dalle riflessioni di Freud sulla cultura, lo "scenario più ampio", che per i filosofi è la zona di confine tra la psicanalisi e il politico. I concetti di individuo narcisista e identificazione sono, tra gli altri, riesaminati con cura. Tanto la psicanalisi che la filosofia politica si rivelano ancora, e troppo, ancorate alla metafisica occidentale ed è in particolare il mito dell'origine in quanto principio del comandare {arche) a essere analizzato e decostruito. Dove c'è cultura, c'è coesistenza con l'altro: una condizione che i due autori intendono quale leva di un pensiero pre-metafisico. Una rilettura della categoria di "essere-insieme" è allora proposta, in quanto esperienza collettiva dell'assenza del padre. Panico politico, dunque. Non il panico come patologia, ma come reazione la cui cifra è ontologica: più che curarla, bisognerà apprendere ad ascoltarla. Il panico è il sintomo di un'altra possibile storia dell'interazione tra psiche individuale e vita collettiva, del fragile rapporto tra il ritrarsi del politico e l'inizio della politica."