Blue nights
Il Saggiatore
Traduzione di Vezzoli D.
Milano, 2021; br., pp. 204, cm 21x22.
(La Cultura).
collana: La Cultura
ISBN: 88-428-3048-8
- EAN13: 9788842830481
Soggetto: Società e Tradizioni
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 1 kg
Sono passati sette anni da quando Joan Didion e John Gregory Dunne festeggiavano il matrimonio della figlia Quintana Roo. Joan Didion siede alla scrivania, sfoglia vecchi album e rivive quel giorno, i gelsomini del Madagascar nei capelli della figlia, il fiore di frangipani tatuato sulla spalla. Affiorano istantanee degli anni passati con Quintana in California: Malibù, la scuola di Holmby Hills, le stagioni «che arrivano in modo così teatrale da sembrare colpi di un destino inatteso». I ricordi spingono Joan Didion a interrogarsi sul suo essere madre, ora che la figlia è morta. A rileggere ogni evento della vita di Quintana in cerca di segni che forse non aveva voluto vedere. A fare i conti con il tempo che scorre, con la malattia e la vecchiaia. "Blue Nights" sono le ore lunghe e luminose della sera che a New York preannunciano il solstizio d'estate - «l'opposto della morte del fulgore, ma anche il suo annuncio» - e che Joan Didion passa a riflettere sulla fine della promessa, sull'inevitabilità della dissolvenza. Joan Didion con "Blue Nights" eviscera ed esorcizza la sofferenza personale attraverso la scrittura; trasforma il dolore che la assilla in un racconto universale sulla perdita e sul tormento.