E i nostri volti, amore mio, leggeri come foto
Il Saggiatore
A cura di Nadotti M.
Milano, 2020; br., pp. 152, cm 12x24.
(La Cultura).
collana: La Cultura
ISBN: 88-428-2661-8
- EAN13: 9788842826613
Testo in:
Peso: 0.65 kg
Simile a una busta che custodisce un dispaccio giunto da un luogo lontano, la copertina che stringete tra le mani contiene un lungo messaggio inviato a una donna amata, e con lei a tutti i lettori. Questo libro è una lettera d'amore. Come in tutte le lettere più riuscite, fra le sue righe si conserva una limpida traccia della voce di chi l'ha scritta: la voce di John Berger, che qui risuona in tutta la sua calorosa intelligenza, in tutto il suo desiderio di condividere storie e sguardi. L'amore che racconta è svelamento sensuale, mutuo accudimento di fragilità, superamento dei confini individuali. In quest'arte sottile dello sconfinamento, l'amante John Berger si scopre vicino a chiunque sia impegnato ad attraversare una frontiera. A chi migra dal proprio paese, gettando le fondamenta di una nuova casa nel molle terreno dell'altrove; ad artisti come Caravaggio o van Gogh, che vivono un'identificazione metamorfica e sessuale con la materia della pittura; a una lucciola, il cui bianco bagliore sembra provenire da una dimensione remota, invitandolo a varcarne la soglia. L'amore di John Berger è un porsi in bilico tra animale e umano, tra vita e assenza, tra eternità e impermanenza. Tra ora e non più. E i nostri volti, amore mio, leggeri come foto è forse il libro più generoso di un generosissimo scrittore, perché è il più intimo. È la scoperta di come «non ci sia discorso più pubblico e politico, più radicalmente comunitario, di quello sui sentimenti», e la meravigliata dimostrazione che chi ama, come chi guarda, modella eternamente il reale, ridisegnando in ogni istante il fuggevole profilo del mondo.