Il Palazzo della memoria di Matteo Ricci
Adelphi
Traduzione di Pesetti F.
Milano, 2010; br., pp. 384, cm 14x22.
(L'Oceano delle Storie. 14).
collana: L'Oceano delle Storie
ISBN: 88-459-2489-0
- EAN13: 9788845924897
Soggetto: Saggi Storici,Società e Tradizioni
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento
Luoghi: Extra Europa
Extra: Arte Orientale & Indiana
Testo in:
Peso: 0.544 kg
Matteo Ricci fu l'uomo che con maggiore determinazione ed efficacia tentò di far comunicare due grandi civiltà che per secoli si erano ritenute autosufficienti. Gesuita, di quell'epoca in cui i gesuiti erano anche uomini temerari, che partivano verso i luoghi più remoti con l'intenzione non soltanto di convertire ma di capire chi vi abitava, patì in Cina traversie di ogni genere ma riuscì a offrire dell'Europa e della cristianità un profilo che si impresse profondamente nell'immaginario cinese, e divenne anzi un tramite obbligatorio verso l'Occidente. Matteo Ricci non cercò solo di ritrovare Confucio in Epitteto e far scoprire Epitteto in Confucio. Al fine di entrare con sottile precisione in un sistema psichico totalmente alieno, utilizzò anche un'arte antica e segreta dell'Occidente, la mnemotecnica, elaborando un Palazzo della memoria che doveva fissare indelebilmente alcuni punti essenziali della dottrina cristiana. E intorno alle immagini di quel Palazzo Jonathan Spence ha costruito un libro che ci invita a intraprendere un viaggio in compagnia di Matteo Ricci: dall'infanzia a Macerata, "un mondo invaso dalla guerra e dalla violenza", alla logorante e malsicura esistenza nelle missioni asiatiche tra Cinquecento e Seicento; dalle terrifiche traversate degli oceani agli ardui tentativi di evangelizzazione dell'India; dall'illuminante impatto con la spiritualità orientale ai lunghi anni in Cina.