Dopoguerra. Come è cambiata l'Europa dal 1945 a oggi
Arnoldo Mondadori Editore
Traduzione di Piccato A.
Segrate, 2007; ril., pp. X-1075, ill., cm 25x15.
(Le Scie).
collana: Le Scie
ISBN: 88-04-57168-3
- EAN13: 9788804571681
Soggetto: Saggi Storici
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Luoghi: Europa
Testo in:
Peso: 1.148 kg
Nel 1945 l'Europa, in ginocchio dopo la fine del secondo conflitto mondiale, era profondamente divisa e sembrava incapace di decidere del proprio destino, mentre la guerra fredda e la divisione in blocchi erano alle porte. A poco più di sessant'anni di distanza, le "due Europe" sono soltanto un ricordo: dopo la dissoluzione dell'URSS, la maggioranza dei paesi dell'Est si è "occidentalizzata", tanto da essere ammessa nell'Unione europea. Tony Judt narra, in un continuo confronto tra Est e Ovest, la storia di questa transizione. Dalla rivolta ungherese alla primavera di Praga, fino alla caduta del Muro di Berlino, al crollo dell'URSS e al divampare dell'odio etnico nell'ex Iugoslavia. Dal Piano Marshall alle dittature fasciste di Franco e Salazar; la decolonizzazione e l'immigrazione, il '68 parigino e il terrorismo in Italia e Germania, il pontificato di Karol Wojtyla e le mosse iniziali del nuovo papa Benedetto XVI, ma soprattutto, il lento e tortuoso cammino seguito dall'Europa per affermare la propria unità, dapprima economica e poi politica. Il racconto di Judt si sofferma su rilevanti fenomeni culturali e di costume: gli effetti del boom economico, il movimento femminista, il cinema italiano e francese, i Beatles e le mode giovanili. Nel ricomporre in un mosaico le idee, i progetti e le speranze che hanno animato l'Europa postbellica, ora Europa unita, il volume cerca di dare un senso alla storia recente del Vecchio Continente e a delineare i tratti salienti della sua futura identità.