Per la pace perpetua. La pace come destinazione etica e politica della storia dell'umanità
Armando Editore
A cura di Pancaldi M.
Roma, 2004; br., pp. 144, cm 13,5x21,5.
(I Classici della Filosofia).
collana: I Classici della Filosofia
ISBN: 88-8358-503-8
- EAN13: 9788883585036
Testo in:
Peso: 0.32 kg
Nella prospettiva di una radicale rettifica dell'immagine della filosofia kantiana, gli studiosi cercano di stabilire un più stretto legame e rapporto di continuità tra le tre "critiche" e questo complesso di scritti. In questo modo scaturisce un nuovo profilo della problematica posta dalle opere kantiane, nuovi significati e nuove chiavi interpretative. Kant ha scritto "Per la pace perpetua" sul finire della sua vita (1795), all'indomani della Pace di Basilea tra la Prussia e la Francia. Non si tratta del progetto, in senso tecnico, di una società delle nazioni - sebbene una tale società rappresenti il risultato necessario della storia - ma di norme di un diritto internazionale secondo ragione, il cui riconoscimento renderà possibile per il genere umano la costruzione della pace. Pur nella sua semplicità, l'opera rappresenta per tanti aspetti il vertice del suo itinerario speculativo e la summa del suo pensiero etico-politico.