Napoli russa
Sandro Teti Editore
A cura di Sirovskij V.
Roma, 2005; br., pp. 450, cm 14x21.
(I Russi e l'Italia).
collana: I Russi e l'Italia
ISBN: 88-88249-06-0
- EAN13: 9788888249063
Soggetto: Città,Società e Tradizioni
Luoghi: Campania,Napoli
Testo in:
Peso: 0.87 kg
Napoli e i suoi dintorni stupivano i visitatori venuti dal nord per la natura lussureggiante che richiamava i Tropici, e il golfo di Napoli, secondo un topos ricorrente nei resoconti di viaggio, veniva identificato col paradiso terrestre. Il cielo partenopeo appariva così insolitamente azzurro e luminoso che, osservò Gogol', «non esistevano colori in grado di rappresentarlo». Il verde della vegetazione, il riflesso dell'acqua, la visione notturna della volta celeste con le stelle cadenti e le scie delle comete, particolarmente frequenti ai primi del Novecento, catturavano poeti come E. Baratynskij e I. Annenkov e gli artisti russi di passaggio. Inesauribile fonte d'ispirazione fu anche il Vesuvio, elemento essenziale del paesaggio napoletano, una componente viva e visibile coi suoi bagliori, il fumo, i rivoli di lava che fuoriuscivano dal suo cratere. Ad affascinare era anche il tessuto urbano di Napoli così ricco di stratificazioni storiche e culturali e soggetto nel tempo a incessanti trasformazioni. Le innumerevoli chiese, i palazzi, i monasteri, i reperti dei suoi musei (primo fra tutti il Museo archeologico) venivano puntualmente annotati nei suoi resoconti dallo storico dell'arte Pavel Muratov che fu un osservatore instancabile della vita quotidiana partenopea e di ogni manifestazione della cultura popolare e che amava mescolarsi alla folla nei vicoli brulicanti di vita di via Toledo e assistere alle rappresentazioni popolari.