Anselmo d'Aosta. Fides quaerens intellectum. Nuova ediz
Morcelliana
A cura di Vergottini M.
Brescia, 2021; br., pp. 256, cm 15x21.
(Filosofia della Religione. 12).
collana: Filosofia della Religione
ISBN: 88-372-3472-4
- EAN13: 9788837234720
Periodo: 1000-1400 (XII-XIV) Medioevo,1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento
Testo in:
Peso: 1.23 kg
L'intento più profondo dell'Epistola ai Romani (1922) poneva Barth di fronte a problemi irrisolti: se parliamo di Dio non vogliamo esprimere le nostre soggettive esigenze, ma cogliere la realtà oggettiva dei rapporti tra l'uomo e la divinità, donde deriva a noi la possibilità di conoscere questa dimensione oggettiva? In altri termini: come è possibile, come avviene che Dio, il «totalmente Altro», ci doni, assieme alla sua salvezza, la possibilità di conoscerla? Di qui nasce per Barth l'esigenza di andare oltre il richiamo profetico e polemico della sua prima grande opera, per impegnarsi in un lavoro paziente che in primo luogo approfondisse le basi su cui poggiava la rivoluzione teologica appena compiuta, e in secondo luogo, su tali basi, tentasse un'opera di rifondazione della teologia. Il commentario alla prova anselmiana dell'esistenza di Dio, Fides quaerens intellectum (1931) è la presa di consapevolezza definitiva di tale compito e prepara l'inizio della monumentale Dogmatica ecclesiale, i cui volumi cominciano a uscire dal 1932. Ma il libro di Barth ha un valore non solo teologico: rappresenta infatti una delle più originali interpretazioni di Anselmo, tanto da essere ormai un classico della filosofia del Novecento.