Il Manifesto del Partito Comunista. In appendice: Antonio Labriola. In memoria del Manifesto dei Comunisti
Alcheringa
Anagni, 2023; br., pp. 142.
(Gli Smeraldi).
collana: Gli Smeraldi
EAN13: 9791281248250
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Commissionato dalla Lega dei Comunisti, il Manifesto del Partito Comunista fu scritto da Marx ed Engels fra il 1847 e il 1848. Dopo una breve prefazione, famosa per la frase di apertura («c'è uno spettro in Europa - lo spettro del comunismo»), l'opera si articola in quattro parti. Nella prima si parla della storia umana come lotta fra classi sociali, e l'epoca moderna caratterizzata dalla lotta fra borghesi e proletari è l'ultima fase di questo ciclo. Nella seconda il Partito Comunista, con la sua azione rivoluzionaria volta all'abolizione della proprietà privata e delle differenze di classe, si pone come l'unico rappresentante degli interessi del proletariato. Nella terza c'è la presa di distanza dagli altri movimenti di ispirazione proletaria e nella quarta e ultima parte viene esposta la posizione dei comunisti di fronte agli altri partiti di opposizione. L'opera si chiude con la celebre parola d'ordine «proletari di tutti i paesi, unitevi!». - Nel 1889 e 1891 la pubblicazione delle prime traduzioni parziali dell'opera in italiano. La prima traduzione completa è di Pompeo Bettini e fu pubblicata a puntate nel 1892 sul periodico Lotta di classe.