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Sposata a un altro uomo. Per uno stato laico e democratico nella Palestina storica

DeriveApprodi

A cura di Carminati D. e Tradardi A.
Roma, 2009; br., pp. 320, cm 14x23.
(DeriveApprodi. 88).

collana: DeriveApprodi

ISBN: 88-89969-99-7 - EAN13: 9788889969991

Luoghi: Extra Europa

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.4 kg


Dopo il primo Congresso sionista del 1897 a Basilea, nel quale l'idea di costituire uno Stato ebraico in Palestina fu discussa per la prima volta, i rabbini di Vienna inviarono due rappresentanti a studiare se il paese avesse le caratteristiche per questa impresa. Il risultato del sopraluogo fu comunicato a Vienna con questo telegramma: "La sposa è bella, ma sposata a un altro uomo". Con disappunto avevano scoperto che la Palestina non era "una terra senza popolo per un popolo senza terra". L'obiettivo del sionismo, questa è la tesi del saggio, di costituire e difendere uno Stato per un altro popolo in una terra già abitata, è un dilemma irresolubile che ha portato a sessant'anni di guerra e alla destabilizzazione dell'intero Medio Oriente. Dopo la morte della soluzione "due popoli-due Stati", frutto degli accordi di Oslo, l'unica ipotesi da esaminare e approfondire è quella di uno Stato unico, laico e democratico, nel territorio della Palestina storica, che assicuri a tutti i cittadini, arabi, ebrei e di altre culture e religioni, uguali diritti di cittadinanza.

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