Cantando dietro i paraventi

Dopo il successo de Il mestiere delle armi, Ermanno Olmi presenta il suo nuovo film, Cantando dietro i paraventi, nei cinema italiani a ottobre 2003. Questo nuovo lavoro è stato girato tra il Montenegro, dove è stato ricostruito il mare cinese, e gli studi di Roma. La lavorazione è stata seguita da un fotografo brasiliano che vive ormai da anni in Italia: Roberto Cecato. Le immagini da lui scattate sono state raccolte nel presente volume, che vuole così presentarci l'atmosfera del set del grande regista. Sfilano dunque i protagonisti, dalle navi agli attori, dal regista ai tecnici, interni ed esterni dove è stata ricreata l'atmosfera della Cina e dei suoi pirati. Un documento fotografico molto intenso ma che non vuole assolutamente raccontarci la trama del film: per questa non resta che vedere il film stesso.

Le immagini sono precedute da un'intervista a Olmi di Tullio Kezich e Alessandra Levantesi. In chiusura le testimonianze e i brevi ricordi di chi ha partecipato alla lavorazione, dalla giovane attrice Jun Ichikawa a Carlo Pedersoli, ai più conosciuto come Bud Spencer. Un libro dunque per gli appassionati di cinema e delle sue magie, un libro per gli estimatori, numerosi, del grande regista lombardo.


Roberto Cecato è nato nel 1953 a San Paolo, in Brasile. è stato membro dell'Associazione dei Fotografi Brasiliani. Da oltre dieci anni vive in Italia, dove si occupa soprattutto di fotografia di moda.


Ermanno Olmi nasce il 24 luglio 1931 a Treviglio, in provincia di Bergamo, dove trascorre l'infanzia. Trasferitosi giovanissimo a Milano, dove frequenta l'Accademia d'Arte Drammatica, viene assunto dalla Edison Volta, per la quale organizza il servizio cinematografico. Dirige così tra il 1953 e il 1961 molti documentari sul mondo del lavoro, tra cui La diga sul ghiacciaio, Cantiere d'inverno, Il frumento, Tre fili fino a Milano, Un metro lungo cinque.
Il suo primo lungometraggio è del 1959, Il tempo si è fermato, che racconta l'amicizia tra un ragazzo di città e l'anziano guardiano di una diga di montagna. Nel 1961 vince il premio OCIC e il premio della critica alla Mostra di Venezia con Il posto, film sulle aspirazioni di due giovani alle prese con il primo impiego. Del 1965 è E venne un uomo sulla figura Angelo Roncalli, futuro papa Giovanni XXIII. Tra gli interpreti Rod Steiger e Adolfo Celi. Nel frattempo lavora per la televisione, dirigendo film, inchieste e documentari. Del 1978 è il primo grande successo: L'albero degli zoccoli conquista la Palma d'Oro al Festival di Cannes e ottiene risonanza mondiale. Il film, sulla vita di contadini lombardi di fine '800, è girato artigianalmente e con attori non professionisti.
Nel 1982, trasferitosi sull'altopiano di Asiago, fonda a Bassano del Grappa la scuola Ipotesi Cinema. Nel 1983 gira Camminacammina e realizza il documentario Milano 83 dedicato alla sua città d'adozione. Nel 1987 Ermanno Olmi torna alla regia, dopo un periodo di inattività, con Lunga vita alla signora, Leone d'Argento a Venezia. L'anno seguente dirige uno dei suoi capolavori: La leggenda del santo bevitore con il quale conquista a Venezia il Leone d'Oro. Il film è la trascrizione fedele dell'omonimo racconto di Joseph Roth ed è girato a Parigi, con attore protagonista Rutger Hauer. Qualche anno dopo, nel 1993, dirige Paolo Villaggio in Il segreto del bosco vecchio tratto da un racconto di Buzzati. Nel 1994 è pronto Genesi ? La creazione e il diluvio primo capitolo di un progetto di trasposizione televisiva della Bibbia.
Un nuovo importante successo è il Mestiere delle armi (2001), che presentato al Festival di Cannes sarà candidato alla Palma d'Oro. Ambientato nei primi anni del '500 narra degli ultimi giorni di vita del condottiero Giovanni dalle Bande Nere.