Un taxi chiamato fedeltà
66th and 2nd
Traduzione di Eusebio P.
Roma, 2011; br., pp. 170, cm 14,5x21.
(Bazar. 5).
collana: Bazar
ISBN: 88-96538-12-2
- EAN13: 9788896538128
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.29 kg
Un pomeriggio di un giorno qualunque, al ritorno da scuola, Ahn Joo vede la madre infilarsi in un taxi con il fratellino. Nei brevi attimi tra l'istantanea dell'immagine e il filare veloce della macchina, Ahn Joo riesce a scorgere il viso teso della donna e una scritta emblematica sulla vettura che la allontana da lei: Fedeltà. Nella casa vuota rimane un biglietto della mamma a calmare l'ansia che assale la piccola: "Stai tranquilla, tornerò a prenderti". Da quel momento comincia una lunga attesa che contrassegna la crescita di questa ragazzina coreana doppiamente diversa: per razza e perché abbandonata. Il trauma subito cambia il carattere di Ahn Joo che crea per se stessa una 'public persona' sfrontata, bugiarda, incurante delle convenzioni ma che, nell'intimo, continua a sognare il ritorno della madre a cui scrive di continuo lettere che rivelano tutto il suo disordine interiore. La figura materna è ancora più esaltata dal contrasto con il padre, un mediocre senza ambizioni dedito all'alcol, che non la capisce e la trascura. Ma non si può vivere di solo desiderio e Patti Kim, in questo esordio autobiografico, racconta come si riesca a convivere con una irrimediabile frattura interiore e, allo stesso tempo, forgiare per se stessi un destino diverso e migliore.