La quarta rivoluzione industriale
Franco Angeli
Milano, 2016; br., pp. 216.
(Tracce. I Nuovi Passaggi della Contemporaneità. 5).
collana: Tracce. I Nuovi Passaggi della Contemporaneità
ISBN: 88-917-4300-3
- EAN13: 9788891743008
Testo in:
Peso: 1.04 kg
Supercomputer portatili e disponibili ovunque. Robot intelligenti. Veicoli autonomi. Aumento delle capacità cerebrali grazie alla neuro-tecnologia. Scrittura del codice genetico. Le innovazioni frutto di scoperte e ricerche scientifiche permeano già le nostre vite e sono al centro della vita pubblica. Klaus Schwab, fondatore e presidente esecutivo del World Economic Forum, è convinto che siamo tuttavia solo all'inizio di una trasformazione che modificherà radicalmente il modo in cui viviamo, lavoriamo e comunichiamo. Una trasformazione che Schwab non esita a definire "quarta rivoluzione industriale". Le rivoluzioni industriali hanno in passato permesso all'uomo di non dover più dipendere dalla propria forza e da quella degli animali, rendendo possibile la produzione di massa e dotando milioni di persone di competenze digitali. La quarta rivoluzione industriale sarà invece caratterizzata dalla presenza di nuove tecnologie che, combinando sfera fisica, digitale e biologica, genereranno conseguenze in tutte le discipline e in tutti i settori economici e produttivi, arrivando a mettere in discussione persino il significato di "essere umano". I cambiamenti e le trasformazioni di questa nuova rivoluzione industriale produrranno grandi opportunità, ma anche, inevitabilmente, enormi rischi: l'incapacità di adattamento delle organizzazioni; le difficoltà da parte delle istituzioni ad adottare e regolamentare le nuove tecnologie; le criticità in termini di sicurezza generate da nuovi poteri; il possibile aumento delle diseguaglianze; la frammentazione della società. Schwab esamina e discute le principali conseguenze che la quarta rivoluzione avrà su governi, aziende, società civile e singoli individui, avanzando proposte per contenerne gli effetti negativi. L'analisi dell'autore si fonda sulla convinzione che la quarta rivoluzione industriale possa essere gestita nella misura in cui si svilupperanno forme di collaborazione capaci di superare i confini geografici e le delimitazioni settoriali e disciplinari.