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Cloni di noi stessi? Scienza ed etica della clonazione

UTET Libreria

Traduzione di Colombi N.
Torino, 2005; br., pp. XI-125, cm 15x23.
(Frontiere).

collana: Frontiere

ISBN: 88-7750-953-8 - EAN13: 9788877509536

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.36 kg


L'autrice traccia un ampio panorama delle eccezionali possibilità della clonazione degli esseri viventi: straordinaria tecnologia inaugurata nel 1996 con la pecora Dolly. Risultato di un "esperimento fantastico"; l'apice di una lunga ricerca scientifica durata sei decenni per capire e ricostruire il percorso del nostro sviluppo, da una cellula a un organismo complesso. Da allora gli scienziati hanno clonato topi, mucche, capre, maiali, conigli, cavalli, ratti, un gatto e un mulo. Utilizzando i medesimi strumenti e le stesse tecniche di laboratorio, altri ricercatori stanno tentando di far crescere embrioni clonati da una cellula umana. A guidarli non è l'obiettivo di realizzare copie di individui esistenti, bensì di derivare le cellule staminali, ovvero quella materia prima, infinitamente malleabile, che si augurano possa essere impiegata per trattare patologie al momento incurabili e le infermità della vecchiaia. La clonazione ha per l'essere umano un fascino che va ben oltre il suo aspetto scientifico e le sue straordinarie implicazioni in campo medico. Questo studio svela il motivo per cui la prospettiva della clonazione umana innesca le più ardenti speranze e contemporaneamente i più cupi timori, obbligandoci a tornare a riflettere sul significato della nostra essenza. E su che cosa vorrebbe dire avere "un clone di noi stessi".

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