Pi
Arnoldo Mondadori Editore
Traduzione di La Rosa Salim B.
Segrate, 2019; ril., pp. 692, cm 15,5x23.
(Omnibus Stranieri).
collana: Omnibus Stranieri
ISBN: 88-04-71076-4
- EAN13: 9788804710769
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.75 kg
Nonostante Can Manay sia ormai felicemente sposato con Bilge, la sua giovane, brillante assistente, quando a Londra scopre che Duru si esibisce in un teatro, non resiste alla tentazione di assistere allo spettacolo più e più volte, finendo nuovamente vittima della sua malata ossessione per lei. Arriva persino a far costruire un centro per le arti, uno dei più grandi d'Europa, solo per poterla invitare a danzare. Ma l'incontro tra i due ha un esito inaspettato: sul punto di abbandonarsi alla passione, Can si rende conto che ciò di cui ora ha bisogno è sua moglie Bilge: la sua dedizione, il suo equilibrio, la sua serenità. Ma anche Bilge, che sembra decisa a riaccoglierlo, ha in realtà in serbo una sorpresa per lui, complici la sua amica Özge ed Eti, la madre di Can. "Pi", ultimo capitolo della trilogia di Azra Kohen, rappresenta nello stesso tempo la fine e l'inizio del viaggio che questa lettura propone: il compimento dei percorsi individuali dei singoli protagonisti, come quello di Deniz, che apre un locale di musica dal vivo e trova in Özge un nuovo grande amore, e l'inizio di un percorso collettivo, perché, come comprende bene Özge nella sua battaglia politica, un singolo, per quanto determinato, non potrà mai cambiare lo stato delle cose. È al gruppo quindi che è affidato il futuro, e i personaggi "positivi" della storia, quelli che sono riusciti a esprimere il proprio potenziale e a "diventare" se stessi, si trasferiranno insieme in un villaggio dando vita a una sorta di utopia. Un romanzo che è lo specchio dei nostri tempi, dove il successo, la fama e il potere perdono completamente di senso se in mano a persone che non hanno consapevolezza di sé. Una trilogia che è un forte invito a non tradire se stessi, a non perdersi o confondersi dietro le apparenze, ma ad avere il coraggio di difendere la propria unicità.