Un filosofo in tempi di farsa e di tragedia. Saggi di pensiero critico 1964-2000
Mimesis Edizioni
A cura di Fusi G. e Tava F.
Sesto San Giovanni, 2013; br., pp. 278, ill., cm 14x21.
(Mimesis. Gli Imperdonabili. 3).
collana: Mimesis. Gli Imperdonabili
ISBN: 88-575-1607-5
- EAN13: 9788857516073
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.46 kg
A cinquant'anni dalla pubblicazione di "La dialettica del concreto" (1963), uno dei testi fondamentali per il rinnovamento del marxismo che preparò il '68, e a dieci anni dalla morte dell'autore, avvenuta nel 2003, vengono presentati in una cornice unitaria i saggi e gli interventi di Karel Kosik dal 1964 al 2000. Si tratta di un utile contributo alla conoscenza di un grande filosofo, legato alla tradizione del pensiero europeo da Hegel a Marx fino a Husserl e a Heidegger, e interlocutore diretto negli anni '50 e '60 di Sartre e della cultura francese e tedesca. Si tratta anche della testimonianza dell'impegno etico e politico di Kosik durante la Primavera di Praga, portato avanti instancabilmente nei lunghi anni di isolamento e silenzio a cui fu costretto fin quasi alla morte. Le riflessioni contenute in questi saggi di pensiero critico affrontano, con l'inconfondibile stile radicato nella cultura, nella storia e nella letteratura ceca, il tema del riso, quello del comico e del tragico nel mondo in cui domina la banalità del male, la possibilità di una nuova concezione architettonica e poetica della città, il ruolo di una filosofia che offre la libertà di un nuovo rapporto con la realtà e apre lo spazio per un nuovo legame comunitario. Kosik lascia in eredità al nuovo millennio un programma "antidiluviano", contro il diluvio della voracità, dell'avidità che minaccia l'umanità.