Spazi e limiti psichici. Fobie spaziali, funzionamento borderline, la vergogna, la melanconia
Milano, 2015; br., pp. 160, cm 15,5x23.
(Le vie della Psicoanalisi. Clinica. 13).
collana: Le vie della psicoanalisi. Clinica
ISBN: 88-568-4568-7
- EAN13: 9788856845686
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Oggetto di questo libro sono i limiti che definiscono l'apparato psichico nel suo insieme e che all'interno di esso permettono di individuarne aree funzionalmente differenziate. Il limite come interfaccia di questi spazi è qui considerato come un luogo privilegiato di elaborazione e di costituzione di quei legami che regolano la permeabilità e l'attraversabilità dell'apparato psichico, sia rispetto alla forza delle pulsioni, sia rispetto alla realtà esterna e alle valenze traumatiche che investono l'Io. Si potrebbe dire che sempre il lavoro psicoanalitico si svolge su un limite, un limite esistente o un limite da costruire. Dal costituirsi e dal definirsi di un confine, contenitore indispensabile nel processo di soggettivazione, nel processo evolutivo, ma anche nel lavoro analitico, procederanno quelle che l'autore definisce come "trasformazioni a partire dai confini", cambiamenti in grado di propagarsi all'intero apparato psichico. All'opposto il limite può porsi al servizio delle difese, andando a costituire barriere psichiche patologiche per opporsi al temibile affacciarsi delle propaggini dell'inconscio e alla traumaticità della realtà esterna. Questo testo rivisita e chiarisce alcuni concetti teorici e clinici indispensabili nel lavoro psicoterapico e che oggi tendono a perdersi in una eccessiva semplificazione come ad esempio sta avvenendo per i cosiddetti attacchi di panico.