Il seminario. Libro VI. Il desiderio e la sua interpretazione (1958-1959)
Giulio Einaudi Editore
A cura di Di Ciaccia A.
Traduzione di Longato L.
Torino, 2016; br., pp. VI-576, cm 13,5x21.
(Piccola Biblioteca Einaudi. Nuova Serie. 651).
collana: Piccola Biblioteca Einaudi. Nuova Serie
ISBN: 88-06-22427-1
- EAN13: 9788806224271
Testo in:
Peso: 0.511 kg
"Il desiderio e la sua interpretazione" è il titolo che Lacan diede al suo seminario nel 1958-59. Da allora "desiderio" è diventato un termine sempre piú familiare, in un certo senso rimpiazzando i termini classici della psicoanalisi, come libido e pulsione. Che cos'è una psicoanalisi? È leggere, ossia interpretare, nel sintomo causa di sofferenza, il messaggio occulto che vi ha depositato il desiderio inconscio. Questo desiderio non coincide affatto con quello che si vuole o si crede di volere. Molte volte le analisi iniziano proprio quando il soggetto si rende conto che c'è una scissione tra il suo volere cosciente e il suo desiderio inconscio. In questo "Seminario" Lacan mostra perché questa scissione attraverso Amleto, diviso tra il voler rispondere all'ingiunzione paterna di vendicarlo e l'impossibilità di farlo. Il suo desiderio inconscio gli ferma la mano quando si avvicina a colui che anche se omicida e usurpatore - occupa un posto nodale che la psicoanalisi non aveva ancora messo a fuoco. È quello che Lacan precisa in questo "Seminario". Egli completa cosí la triade del complesso edipico con un quarto personaggio che è l'incarnazione dell'oggetto del desiderio della madre. Nell'"Edipo" il punto focale è il desiderio per la madre. Nell'Amleto è il desiderio della madre. Ma il soggetto saprà realizzare il proprio desiderio inconscio solo dopo la sua rivelazione. Il titolo di questo "Seminario" potrebbe pertanto essere riassunto cosí: Il desiderio è la sua interpretazione.