Il rosone della basilica di San Francesco in Assisi. Funzione luminosa e allusioni simboliche
Gangemi Editore
Roma, 2012; ril., pp. 224, ill. b/n e col., tavv., cm 22,5x24.
(Arti Visive, Architettura e Urbanistica).
collana: Arti Visive, Architettura e Urbanistica
ISBN: 88-492-2385-4
- EAN13: 9788849223859
Soggetto: Architettura e Arte Religiosa,Arte Vetraria,Pittura
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento
Luoghi: Umbria e Marche
Extra: Religione e Arte Religiosa
Testo in:
Peso: 1.011 kg
Lo studio, suggerito dal rilievo del rosone della chiesa superiore di San Francesco, effettuato in occasione del restauro della facciata, poco prima del terremoto del settembre 1997, si è poi arricchito di originali approfondimenti. Le informazioni acquisite integrano i significativi studi già dedicati alla basilica. Il rosone è stato più volte descritto nei suoi caratteri formali, ma mai indagato nei suoi specifici contenuti stilistici, compositivi e simbolici. Questo manufatto lapideo campeggia sulla facciata della chiesa superiore di San Francesco e si pone come un unicum, sintesi di valori cristologici ed escatologici. Del rosone abbiamo oggi un'immagine riduttiva, lontana dalla sua configurazione originaria, quando ancora era evidente lo splendore delle tessere vitree dorate e policrome: fulcro visivo e simbolico, un Sole unico come unica e illuminante è la figura di Francesco. Alla base di questo studio è il desiderio di condividere le informazioni acquisite con il rilievo e con le indagini che ne sono scaturite, al fine di contribuire al recupero di un contenuto, non solo formale, ma anche culturale e simbolico. La presentazione dei dati vuol essere anche un invito a ricercare nella forma le idee e i principi che l'hanno sostenuta, innalzando i livelli di riferimento dalla mera osservazione alla contemplazione della forma ideale. Il rosone riveste essenzialmente un significato spirituale non arbitrario ma in grado di consentire alla forma e alla funzione di esprimersi adeguatamente tramite l'analogia: funzione, forma e significato sono inseparabili. Solo comprendendo appieno l'iconografia avremmo la certezza di essere risaliti ai principi primi di quest'opera d'arte, riconducendo l'espressione artistica alla teologia e alla cosmologia del suo tempo, per intravedere in essa quella philosophia perennis che sant'Agostino definisce "Sapienza increata, che è ora ciò che è sempre stata e sempre sarà". L'analisi comparata delle informazioni acquisite ha condotto a un'originale ipotesi storico-attributiva quale ulteriore incoraggiamento a proseguire negli approfondimenti. Il lavoro è stato curato da Laura Lametti, Valeriana Mazzasette, Nicoletta Nardelli. Hanno dato un prezioso contributo frate Pasquale Magro o.f.m.c., per gli approfondimenti teologici; Cecilia Panti, per i riferimenti alla filosofia francescana delle origini; Susanna Bracci, Claudia Conti, Chiara Colombo, Emma Cantisanti per lo studio scientifico chimico-fisico dei materiali costitutivi del rosone. Questa pubblicazione è stata caldamente incoraggiata e sostenuta dai frati del Sacro Convento di San Francesco.