Retorica e politica. Alle origini dell'Italia contemporanea
Donzelli Editore
Roma, 2010; ril., pp. X-354, cm 15,5x21.
(Saggi. Storia e Scienze Sociali).
(Saggi. Storia e scienze sociali).
collana: Saggi. Storia e Scienze Sociali
ISBN: 88-6036-561-9
- EAN13: 9788860365613
Soggetto: Saggi Storici
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Luoghi: Italia
Testo in:
Peso: 0.5 kg
L'idea che sorregge e accompagna tutti i saggi qui raccolti sviluppa e arricchisce un'intuizione di fondo, a proposito della storia dell'Italia contemporanea: quella di una corrispondenza puntuale e di un contrappunto costante fra retorica e politica. Da un lato, la tecnica dell'argomentazione e il discorso persuasivo, raziocinante o emotivo che sia; dall'altro, le scelte concrete delle classi dirigenti, destinate a incidere per decenni sulla vita collettiva di una società. Basterà pensare al protezionismo, con la sua suggestiva metafora della "difesa del lavoro nazionale", o alla costruzione dell'italianità attraverso i manuali scolastici, o all'invenzione della società rurale maturata negli anni dell'industrializzazione incipiente, quando si trattava di imporre una disciplina laboriosa e devota ai contadini impudichi, pigri e lascivi che incominciavano a inurbarsi nelle fabbriche. Il ricorso a un uso raffinato della retorica come strumento dell'agire politico, naturalmente, non è solo italiano. La Francia, per non andare lontano, ha conosciuto la travolgente oratoria di Jean Jaurès e Georges Clemenceau, che ha recato un contributo decisivo rispettivamente alle riforme sociali e alla vittoria nella Grande guerra. Ma proprio da una comparazione e da un confronto serrato, secondo Lanaro, può scaturire l'immagine di una "parola" a cui compete un ruolo essenziale nella storia contemporanea.