La scoperta della dissociazione
Edizioni Controluce
A cura di Fumarola P.
Traduzione di D. De Lorenzo.
Nardò, 2013; br., pp. 86, cm 14x21.
(Riflessi. 12).
collana: Riflessi
ISBN: 88-6280-062-2
- EAN13: 9788862800624
Testo in:
Peso: 0.19 kg
Intendere la dissociazione alla stregua di un disturbo della personalità, sintomo di una qualche forma di malattia mentale, impedisce di analizzarla come dispositivo positivo, e cioè alla stregua di una vera e propria risorsa vitale. La ricerca etnografica e storica sugli stati di transe e sul misticismo, su fenomeni come la catalessi, il sonnambulismo, l'isteria, l'ipnosi, il medianismo fornisce ampia materia all'elaborazione del modello di un io molteplice, utile a descrivere esperienze molto diffìcili, se non estreme (carcere, tortura, isolamento) - in cui l'insorgere di stati dissociativi funziona come meccanismo di resistenza -, pratiche fortemente ritualizzate (la transe di possessione e sciamanica), momenti della vita quotidiana in cui ci si sottrae alla noia e alla ripetizione (le distrazioni). Lapassade indaga sulle forme della dissociazione, si sofferma sui casi clinici e sulle analisi proposte dagli autori (cominciando dai classici, da Mesmer a Charcot a Janet a Freud), ma propone uno spettro più ampio di riferimenti, optando per la proposta interpretativa di Hillgard e, prima ancora, di Tart: nella mente la compresenza di una pluralità di stati non ha necessariamente implicazioni di carattere patologico.