Camminate fuori le mura
Lapucci Carlo
Editrice Le Balze
Montepulciano, 2005; br., pp. 96, ill., cm 12x17.
ISBN: 88-7539-081-9 - EAN13: 9788875390815
Soggetto: Regioni e Stati
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Luoghi: Toscana
Testo in:
Peso: 0.12 kg
Questo invece dovrebbe essere un libro con una nota di singolarità: la parte scritta e la parte iconografica sono andate di pari passo, guardando sempre la stessa cosa: il paesaggio intorno a Montepulciano.
Queste camminate fuori delle mura di Montepulciano sono delle tracce che seguono un po' la suggestione dei dipinti di un pittore che ha amato questo paesaggio, questa campagna, i suoi sortilegi, le sue seduzioni, tanto da farne il tema universale dalla sua pittura. Giulio Brandi ha ritratto gli aspetti più vivi, più misteriosi di questa terra: i campi assolati e mietuti dell'estate, i solchi verdi dei rigagnoli nella pagina dorata del grano, i ciuffi verdi dei boschi che muoiono nelle crete, le case, le chiese che affiorano come barche dalla vegetazione mossa degli olivi, le onde dei vigneti, le strade bianche polverose, quelle asfaltate metalliche nel sole con la trina di querce, di cespugli, di ombre, rigando, spartendo il paesaggio fino a confondersi in una curva misteriosa come un tendaggio che pare appeso al cielo. Il suo pennello fa grondare di luce i vecchi muri delle case in abbandono, scava nelle siepi lungo le strade, nella vegetazione, gli angoli segreti dove entra la luminosità formando con le ombre commistioni luminose e cromatiche, così che la tela rivela parte della magia segreta di questo paesaggio che incanta e avvince chiunque ne venga a contatto. Le sue ore preferite sono quelle del mattino e del primo pomeriggio, momenti particolari per cogliere le luminosità più accese, le coloriture più vivide e, soprattutto, le profondità del cielo, che in queste opere risultano dilatate e sconfinate, esaltando ancor più, come un basso continuo, la sinfonia di forme e l'impasto di colori che anima la parte sotto l'orizzonte.
Si pu" dire che molti hanno cominciato a guardare questi luoghi con i suoi occhi, a scoprire incanti di prospettive e di particolari che nessuno aveva visto prima di lui con tale intensità e poesia. A me è capitata la fortuna di veder nascere sulla tela alcuni dei suoi quadri.
Cammineremo dunque abbandonandosi soprattutto a questa bellezza, con l'occhio attento alle tavole dipinte per imparare a guardarla, a scoprirla.
Metteremo un po' da parte la storia, la cultura, i dati, per lasciarsi sedurre solo da quello che colpisce e che piace.
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