I silenziosi circuiti del ricordo. Etica, estetica e ideologia nella poesia di Giovanni Giudici
Edizioni Carocci
Roma, 2018; br., pp. 214, cm 15x21,5.
(Lingue e Letterature Carocci).
collana: Lingue e Letterature Carocci
ISBN: 88-430-9276-6
- EAN13: 9788843092765
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Testo in:
Peso: 1.03 kg
Giovanni Giudici è unanimemente considerato uno dei maggiori poeti del secondo Novecento italiano. Questo libro si propone di indagare il suo itinerario poetico che, dagli anni del miracolo economico, giunge alle soglie del nuovo millennio, sperimentando una grande varietà di stili e di registri, e rappresentando in versi la complessità di una vicenda umana ed esistenziale, l'universo insondabile dell'eros, la disarmonia dei rapporti intersoggettivi, sullo sfondo di una dimensione storica e sociale nella quale si riversa il costante sentimento di colpa dell'individuo. La memoria appare il veicolo privilegiato di uno sguardo riflesso che, attraverso i modi dell'ironia, della pantomima, di un sublime invocato e alluso, o di un cupo pessimismo, ripercorre i labili indizi dell'esperienza. Se la tradizione poetica dei maestri, riconoscibili in Montale, Saba, Noventa, si rivela impraticabile, le tecniche, le regole, la deontologia della scrittura vengono sottoposte a un processo di revisione nel quale si traducono le antitesi e le contraddizioni di una modernità con la quale Giudici si pone spesso in conflitto. Ne deriva un'idea di poesia che non può che essere concepita come impegno, come azione propositiva e interrogativa nei confronti di un universo individuale e collettivo che pur continua a relegarla in una posizione di marginalità.