Vestigia ercolanesi e descrizione del Vesuvio nei resoconti di viaggio di Johann Caspar Von Goethe
Laurentino Garcia y Garcia
Arbor Sapientiae. Distribuzione e Rappresentanza Editoriale
A cura di Laurentino Garcia y Garcia.
Roma, 2013; br., pp. 40, ill. b/n e col.
(ArcheologicaMente. 6).
collana: ArcheologicaMente
ISBN: 88-97805-26-4 - EAN13: 9788897805267
Soggetto: Saggi e Studi sull'antichità
Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico
Luoghi: Roma
Testo in:
Peso: 0.19 kg
Quando ancora al resto del mondo sembrava una favola priva di fondamento, lo scrittore tedesco si imbatte quasi per caso nelle gallerie aperte per ritrovare l'antica citt? di Ercolano e ne descrive il fascino misterioso, ma reale, nelle sue memorie di viaggio pubblicate postume all'inizio del Novecento.
In realt? stava assistendo alla fase pi? importante della storia archeologica di Ercolano, iniziata nel 1738. Infatti durante la costruzione della Reggia di Portici, voluta da Carlo III di Spagna, un suo funzionario, Rocque Joaquin de Alcubierre, incaricato di tracciare una mappa della zona, venne a conoscenza dei ritrovamenti di un quarantennio prima: ottenuto il permesso dal re, insieme a pochi operai, inizi? una nuova esplorazione ed anche in questo caso furono rinvenute statue, pezzi di marmo e frammenti di iscrizioni e cornici. Solo nel 1748 venne pubblica la prima opera sulle scoperte di Ercolano, dal titolo Descrizione delle prime scoperte dell'antica citt? di Ercolano, scritta da Ottavio Antonio Bayardi.
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