La nuova ragione del mondo. Critica della razionalità neoliberista
DeriveApprodi
Traduzione di Lapenna M. e Antoniucci R.
Roma, 2013; br., pp. 497, cm 14x23.
(DeriveApprodi. 113).
collana: DeriveApprodi
ISBN: 88-6548-082-3
- EAN13: 9788865480823
Testo in:
Peso: 0.45 kg
"Com'è possibile che nonostante le catastrofiche ripercussioni cui hanno portato le politiche neoliberiste, queste ultime siano sempre più attive, al punto da precipitare interi Stati e società in crisi politiche e regressioni sociali sempre peggiori? Com'è possibile che, negli ultimi trent'anni, queste stesse politiche si siano sviluppate e approfondite senza aver incontrato resistenze sufficienti a metterle in crisi? La risposta non può ridursi alla descrizione dei semplici aspetti "negativi" delle politiche neoliberiste, ovvero alla distruzione programmata delle regolamentazioni e delle istituzioni. Il neoliberismo non è semplice distruzione regolativa, istituzionale, giuridica, è almeno altrettanto produzione di un certo tipo di relazioni sociali, di forme di vita, di soggettività. Detto altrimenti, con il neoliberismo ciò che è in gioco è né più né meno la forma della nostra esistenza, cioè il modo in cui siamo portati a comportarci, a relazionarci agli altri e a noi stessi. Il neoliberismo definisce una precisa forma di vita nelle società occidentali e in quelle società che hanno scelto di seguire le prime sul cammino della cosiddetta "modernità". Questa norma impone a ognuno di vivere in un universo di competizione generalizzata, prescrive alle popolazioni di scatenare le une contro le altre una guerra economica.