La fabbrica dell'uomo indebitato. Saggio sulla condizione neoliberista
DeriveApprodi
Traduzione di Cotulelli A. e Turano Campello E.
Roma, 2011; br., pp. 175, cm 11,5x20.
(Fuorifuoco. 43).
collana: Fuorifuoco
ISBN: 88-6548-042-4
- EAN13: 9788865480427
Testo in:
Peso: 0.25 kg
Giorno dopo giorno siamo sempre più indebitati: diventiamo debitori nei confronti dello Stato, delle assicurazioni private, delle imprese... E per onorare i nostri debiti siamo sempre più costretti a farci "imprenditori" delle nostre vite, del nostro "capitale umano". Il nostro orizzonte materiale ed esistenziale viene così del tutto stravolto e il nostro futuro preso in ostaggio. Il debito, sia privato che pubblico, è la chiave di volta attraverso la quale leggere il progetto di un'economia fondata sul paradigma neoliberista. Passando per Marx, Nietzsche, Deleuze e Foucault, Maurizio Lazzarato dimostra che il debito è anzitutto un dispositivo politico e che la relazione creditore/debitore è il rapporto sociale fondamentale che sta alla base delle società contemporanee. Perché il debito non è solo un meccanismo economico, è soprattutto una tecnologia di governo e di controllo delle soggettività individuali e collettive. Come sfuggire alla condizione neoliberista dell'uomo indebitato? Per Maurizio Lazzarato ciò che dobbiamo rimettere in discussione è proprio "il sistema del debito", oggi alla base della struttura del capitalismo.